top of page

🌟 Orgoglio locale alla Sicily Fashion Week: Mariapina Sparacio incanta con il suo talento e porta in alto il nome di Cammarata\San Giovanni Gemini

mariapina sparacio

Nel cuore di Palermo, sotto le luci eleganti della Rinascente e tra gli applausi di un pubblico entusiasta, si è svolta la seconda edizione della Sicily Fashion Week, manifestazione che celebra l’artigianato, la moda e l’eccellenza creativa della nostra terra. Un appuntamento che ha riunito il meglio della giovane sartoria siciliana, grazie all’iniziativa di Confartigianato Imprese Sicilia e al contest “Giovani Talenti”, che ha dato spazio a stilisti emergenti provenienti da diverse scuole di moda dell’isola.

Tra questi, ha brillato con forza la nostra Mariapina Sparacio, stilista originaria di Cammarata e San Giovanni Gemini, che si è classificata terza nel concorso grazie a un abito straordinario, autentico inno alla Sicilia e alla femminilità mediterranea. A portarlo in passerella è stata una modella professionista, ma a ogni passo era evidente la firma inconfondibile della sua creatrice.



👠 Sicily Fashion Week 2025: quando la moda racconta la Sicilia

La Sicily Fashion Week è oggi una delle vetrine più importanti per chi desidera esprimere il proprio stile attraverso l’identità siciliana. L’evento si è aperto con il contest “Giovani Talenti”, ospitato alla Rinascente di Palermo, dove stilisti emergenti hanno presentato le loro creazioni di fronte a una giuria esperta. Tra i vincitori, Mariapina Sparacio ha conquistato il podio grazie a una proposta intensa e raffinata.

Questo traguardo le ha garantito la partecipazione alla sfilata finale, che si è svolta domenica sera presso il suggestivo Stand Florio, dove il suo abito ha aperto la serata di gala, indossato con eleganza e grinta da una modella che ha saputo valorizzare al meglio il messaggio della stilista. L’atmosfera era vibrante: oltre 800 spettatori tra professionisti del settore, appassionati e media hanno assistito a una serata che ha messo in scena il meglio della creatività sartoriale siciliana.



👗 Mariapina Sparacio: il cuore di una stilista che cuce la Sicilia


Mariapina Sparacio non ha solo disegnato un abito: ha raccontato una storia. La sua. Quella di una giovane donna cresciuta tra le montagne di Cammarata e San Giovanni Gemini, dove la moda non è una passerella ma una vocazione che nasce tra ago, filo e passione autentica. “La passione per la moda è nata con me”, racconta Mariapina. Dopo il diploma, il richiamo del cucito si è fatto sempre più forte: non c’erano certezze, ma c’era la volontà di dare vita a qualcosa con le proprie mani. In un territorio non sempre facile per chi vuole fare impresa, ha scelto di restare, di formarsi, di credere nel valore dell’artigianato.

Consapevole che il talento ha bisogno di tecnica, Mariapina ha deciso di perfezionarsi: ha frequentato corsi di modellistica e moulage tra Roma e Milano, e oggi continua il suo percorso all’Accademia di Moda Burgo di Palermo, una scuola che valorizza la creatività attraverso solide basi sartoriali. Ogni tappa è un tassello in più verso un sogno che si fa sempre più concreto: creare bellezza vera, per donne vere.

Mariapina crede che la moda debba adattarsi alla donna, e non il contrario. Ogni corpo, ogni forma, ogni storia merita di essere valorizzata. Il suo progetto stilistico è inclusivo, emozionale, pensato per far sentire ogni donna potente e bella nel proprio modo unico. I suoi abiti non impongono una forma ideale: raccontano identità, forza, femminilità.


La creazione presentata alla Sicily Fashion Week è un manifesto personale e stilistico: un lungo abito nero con intarsi in pizzo rosso, ricco di dettagli barocchi, su una base in tulle che gioca con trasparenze e linee forti. Un connubio di energia e mistero, ispirato alla donna mediterranea e alla terra che Mariapina ama profondamente. “Questo abito mi rispecchia totalmente”, spiega. “È una dichiarazione di potenza creativa, trasparenza mentale e forte senso di appartenenza”. E in effetti, a ogni passo della modella in passerella, sembrava sfilare un frammento di Sicilia, cucito con amore e talento.

Mariapina Sparacio è il perfetto esempio di come il talento, se nutrito da passione e formazione, possa fiorire anche nei luoghi più lontani dai grandi centri. La sua storia ci insegna che credere in sé stessi, nella propria identità e nelle proprie radici, può portare lontano. Con il suo ago e il suo filo, Mariapina cuce sogni e bellezza. E noi, come comunità, non possiamo che sostenerla e applaudirla.




Intervista a Mariapina – La moda come forma di appartenenza

designer mariapina Sparacio cammarata
  • Mariapina, quando hai capito che la moda sarebbe stata la tua strada?

  • Non c'è un momento preciso. Sapevo solo che cucire era qualcosa che mi faceva stare bene. Era, e lo è ancora, un'attività che tempra la mia pazienza, perché la sartoria richiede disciplina, studio e dedizione. All'inizio non sapevo come si sarebbe evoluta la situazione. Dopo il diploma professionale in chimica e biologia, che non ha nulla a che fare con la sartoria e la moda, ho deciso di frequentare un corso di confezione. Da lì è nata la mia curiosità, che mi ha spinta a voler sapere sempre di più.


  • Quanto hanno inciso le tue radici, Cammarata e San Giovanni Gemini, nella tua visione creativa?

  • In realtà buona parte. Dal vivere semplice dei due paesi con il suo Monte che mi fa ricordare sempre dove sono le mie radici cerco di creare la solidità di capi sartoriali che ormai non si trovano più, dalle dominazioni arabe normali a cui sono state soggette cerco di creare capi più ricercati ma la cosa che mi ispira di più è far conoscere questi due paesi al di fuori del loro territorio


  • Cosa significa per te “artigianalità”? È solo una tecnica o anche un modo di pensare?

  • Artigianalità è sicuramente tecnica che va appresa, fomentata ma se non metti cuore e testa è solamente qualcosa di automatico ma se usi tecnica testa e cuore nascono emozioni trasformate in volumi tagli e ricami. Artigianalità è creare non solo abiti ma anche carattere strade da percorrere ambizioni da realizzare il tutto con le tue mani


  • Hai scelto di formarti in grandi città come Roma e Milano: cosa hai portato a casa da queste esperienze?

  • Sicuramente nozioni importanti ma soprattutto l'umiltà della grande virgola che potrebbero farsi forti e superbi del loro sapere ma che in realtà ti passano le loro conoscenze con estremo garbo e gentilezza


  • Quanto è importante per una giovane stilista continuare a formarsi e aggiornarsi?

  • La formazione è essenziale, e io continuo costantemente ad aggiornarmi per migliorare, sia nella tecnica che nelle innovazioni. Attualmente frequento l'Istituto di Moda Burgo. Inoltre, gli ambienti sono pieni di giovani, e anche semplici scambi di pensieri sulla moda possono trasformarsi in vere e proprie fonti di ispirazione.


  • Il tuo messaggio è chiaro: ogni donna merita un abito che la valorizzi. Da dove nasce questa filosofia?

  • Nasce dall'essere donna che ricerca bellezza ognuno di noi ha un qualcosa da tirar fuori e l'abito, il vedersi bene allo specchio, lo stare bene con se stessi e ha una forma di rispetto che ci dobbiamo e non parlo dell'abito di grandi Marchi non sono i loghi che ci dovrebbero far stare bene, ma qualcosa che si dovrebbe adottare il nostro corpo per valorizzarlo , non per ostentare ma per specchiarci e ritrovarci è una grande sfida ma ripeto è l'abito che si deve adattare a noi e non viceversa non possiamo adattarci a dei canoni che ci impone la moda prendiamo sicuramente spunto ma dobbiamo creare una nostra dimensione


  • Come vivi la sfida di vestire diversi body shape e dare bellezza a ogni forma?

  • In realtà no, ma quando disegno so a chi potrebbe essere destinato ciò che creo, non inteso come persona specifica, ma come tipo di personalità e body shape. So immaginare chi potrebbe indossarlo e sentirsi valorizzato.


  • Raccontaci l’emozione di partecipare alla Sicily Fashion Week e classificarti tra i vincitori del contest “Giovani Talenti”.

  • Ho partecipato al contest "Giovani Talenti", promosso da Confartigianato attraverso l’Istituto di Moda Burgo, senza aspettarmi nulla, solo con il desiderio di fare un’esperienza e condividere la mia visione creativa. Quando ho sentito pronunciare il mio nome, ho provato prima di tutto stupore, poi un miscuglio di felicità e tremore. Devo anche ringraziare Sofia, che ha sfilato in modo magnifico e si è prestata con entusiasmo a indossare il mio abito.

  • Quali emozioni hai provato quando il tuo abito ha aperto la sfilata allo Stand Florio?

  • Aprire la "Sicily Fashion Week" allo Stand Florio insieme alle mie colleghe è stata un’emozione intensa. Anche se si tratta di un evento ancora giovane, sapevo che il mio lavoro era stato apprezzato da esperti del settore, e questo ha reso l’esperienza ancora più significativa.


  • 12. Cosa volevi raccontare con il tuo abito rosso e nero? Cosa rappresenta per te?

  • Con il mio abito rosso e nero ho voluto raccontare la Sicilia: come donna, frutto di un miscuglio di dominazioni greche, normanne, bizantine, e dei suoi numerosi monumenti barocchi. Le stecche che sorreggono l'abito danno la sensazione di colonne greche che, con la loro forza, sostengono, danno sicurezza e struttura. I ricami, ottenuti da due pezzi diversi tra loro ma che insieme si fondono, richiamano la ricchezza del bizantino-barocco dei monumenti siciliani. La sinuosità del taglio a sirena rievoca le forme generose della donna mediterranea: elegante, forte, orgogliosa e tenace. La base di tulle nero rievoca la leggerezza, non la frivolezza, e il mistero della donna. Il colore rosso è un colore potente che rappresenta l'energia e la passione.Ma per me, questa non è solo un abito, è una dichiarazione di potenza, un omaggio alla Sicilia e alla sua cultura, intrisa in ogni piega del tessuto.


  • Quanto è difficile (e bello) fare impresa creativa in un piccolo centro siciliano?

  • Molto difficile. Devi conquistare la fiducia di chi mette nelle tue mani un desiderio, un evento, e tu sai che da te dipende il sorriso di quella persona. Ma, allo stesso tempo, so che se vedo quel sorriso, o la soddisfazione di aver reso felice quella persona, ne vale la pena.È difficile perché si è abituati al fast fashion, alla produzione su grandi numeri.È difficile perché devi essere sempre alla ricerca di materiali che il paese non ti offre.È bello, però, perché io non voglio lasciare il mio paese, ma cerco di portarlo fuori, cercando — spero — di fargli fare bella figura.


  • Qual è il tuo sogno oggi? Cosa immagini per il tuo futuro nella moda?

  • È lo stesso di ieri: creare. Immagino un futuro in cui le mie creazioni siano riconoscibili, con uno spirito identitario ben definito.


  • C’è un messaggio che vuoi lasciare alle ragazze siciliane che, come te, sognano di fare moda?

  • In primis, sognare. Avere perseveranza, un obiettivo da raggiungere, anche se grande e all’apparenza impossibile. Serve dedizione, pazienza, curiosità, umiltà e la sicurezza di potercela fare.Il messaggio più grande, però, è per le famiglie: incoraggiare, accompagnare e sostenere. Perché la moda, anche se brilla, è un mondo difficile.Io, in questo, sono stata molto fortunata. La mia famiglia — soprattutto mia mamma — mi ha sempre spinta in questa avventura. E mio marito, oggi valido collaboratore, ha sempre valorizzato e mai sminuito la mia forte inclinazione verso l’artigianalità e la moda.



cammarata san giovanni gemini

9 commenti

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione
Ospite
13 ago
Valutazione 5 stelle su 5.

GRANDISSIMA

Mi piace

Ospite
18 lug
Valutazione 5 stelle su 5.

complimenti, la modella è molto figa :-)

Mi piace

Ospite
16 lug
Valutazione 5 stelle su 5.

Favolosaaàaaaaaa

Mi piace

Ospite
15 lug
Valutazione 5 stelle su 5.

Grandissimi

Mi piace

Ospite
15 lug
Valutazione 5 stelle su 5.

Complimenti!

Mi piace

Il post di oggi

Torna  indietro

Vai al Forum

bottom of page