Presepe vivente di Cammarata | una montagna di eccellenze | Sicilia
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Una montagna di eccellenze

DATE APERTURA 2024: Ingresso 17.00-21.30 Date: 23, 26, 28, 30 Dicembre 2024 e 1, 5, 6 Gennaio 2025

Il presepe vivente di Cammarata

Tra le più belle esperienze in Sicilia, vivi la magia del Natale a Cammarata

La storia 

Immaginate di fare un viaggio indietro nel tempo, verso una Cammarata di fine '800 e inizio '900, e di immergervi nell'atmosfera magica di un'antica tradizione natalizia. Questa è l'esperienza unica e indimenticabile che vi aspetta nel nostro Presepe Vivente, iniziato nel 2003 dalla Comunità parrocchiale di San Vito a Cammarata, sotto l'egida dell'Associazione SS. Crocifisso Degli Angeli.

Non si tratta solo di un presepe, ma di un viaggio nella storia, un viaggio che racconta l'evento che ha sconvolto il corso dell'umanità: la nascita di Gesù. Ogni angolo, ogni figura, ogni gesto rivive la sacralità e la meraviglia di quel momento storico, in un connubio perfetto di fede e tradizione.Vi troverete immersi in un intricato reticolo di strade storiche, con le nostre case antiche che si trasformano in vivaci scene di vita quotidiana. Vi ritroverete circondati da pastori, animali, artigiani e contadini, che riportano in vita l'essenza del Natale attraverso la vita semplice di un tempo ormai lontano. Costumi, usanze e sapori ormai dimenticati rivivono, creando un potente legame con le nostre radici.

Le melodie tradizionali risuonano nell'aria, accompagnate dal profumo di dolci natalizi e pietanze d'epoca, offrendo un viaggio sensoriale nel tempo.

Camminerete attraverso anguste viuzze, cantine secolari e vecchie stalle, una volta dimore delle nostre antiche famiglie, ora risplendenti di luci, gesti e canti dell'epoca. Il visitatore è avvolto da una emozione unica e irripetibile, un'esperienza che lascia un segno indelebile a chiunque la viva per la prima volta. Ogni passo in questo labirinto storico è un passo in un mondo quasi dimenticato, dove ogni dettaglio è una storia da scoprire.

Il nostro Presepe Vivente non è solo una manifestazione religiosa, è un affascinante spettacolo di folklore, una celebrazione della nostra eredità culturale e un omaggio alla bellezza senza tempo della tradizione natalizia. Con ogni scena che prende vita, ogni suono e ogni aroma, il Presepe diventa un ponte vivente tra il passato e il presente, un'ode all'eternità dello spirito natalizio e alla ricchezza della nostra storia.

Video promozionale

Realizzazione video: Ciack Foto Video

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Nel cuore del presepe, vi trovate avvolti dalle note liete di due ciaramiddari. Con musiche e canti natalizi, essi impreziosiscono l'aria, creando un'atmosfera festosa che vi accoglie calorosamente. Presto, la voce allegra e forte di uomini apparentemente allegri e rilassati attira la vostra attenzione verso "la Taverna". In questo focolare di vitalità, vi imbattete in personaggi vestiti con abiti tradizionali, coppola e scapuccina, che si dilettano in partite a carte. Intorno a voi, altri, tra bicchieri e canti, creano melodie con l'antico marranzanu, resuscitando vecchi stornelli in un trionfo di cultura popolare.

Mentre vi addentrate ulteriormente, l'aria si riempie del vociare delle donne, un segnale che vi sta portando verso una "Putia". Qui, in un piccolo spazio riscaldato dalla brascera, assistete a due donne che vendono i frutti della terra: verdure colorate, frutta succosa e altre necessità di base come zucchero, sale e legumi. Vi trovate immersi nel mercato umile di un tempo passato, dominato da farina, pasta, caffè, lenticchie, stoccafisso e formaggi appesi al soffitto, oltre a spezie e frutti come l'alloro, la cannella, i fiori di camomilla, le mele cotogne, l'astratto e le sorbe.

Il vostro percorso continua, guidato dal profumo invitante dei ceci cotti, che vi conduce alla capanna "du Ciciraru". Superata la soglia, vi trovate davanti alla porta dello straordinario laboratorio di "u Sculturi", dove i vostri occhi curiosi possono ammirare mini capolavori scolpiti nella pietra. Questa esperienza sensoriale si completa poi con "u Spremiracina", dove l'essenza intensa e pungente del vino cotto risveglia i vostri sensi, segnando il culmine di un viaggio nel tempo nel Presepe Vivente di Cammarata, un viaggio che celebra la storia, la cultura e le tradizioni di un'epoca lontana ma ancora viva nel cuore della comunità.

A un passo di distanza, voi osservate con ammirazione "u Stazzunaru", l'abile artigiano che trasforma l'argilla in utensili essenziali per la vita quotidiana. Lanceddi, bummuli, piatti e pignati emergono dalle sue mani come per magia, catturando la vostra attenzione con l'arte della ceramica tradizionale.

In un angolo ricreato, vi imbattete in due donne "annettano u frummìantu" in un antico mulino. Al loro fianco, un uomo macina il grano su una pietra rotante, trasformandolo in farina. La scena è un vivido ritratto dell'antico processo di produzione del cibo.

Nell'adiacente stanza, risate e chiacchiere vi accolgono, dove diverse donne, attorno a un arbìtriu, lavorano tipi diversi di pasta. La pasta viene poi accuratamente posizionata su canne per asciugare, un metodo tradizionale che ancora oggi affascina. Al suo fianco, scoprite un piccolo laboratorio, "li Raccamatrici". Qui, tre donne sono concentrate sulla biancheria bianca, creando con cura coperte, lenzuola e altro ancora, unendo colori, disegni e antiche tecniche di cucito.

Un po' più in là, una donna sta tessendo i tenni su un grande telaio di legno. Attorno a lei, altre donne lavorano la calza, l'uncinetto e la maglia attorno a una brascera, un'immagine di cooperazione e abilità artigianale. In questa bottega, la dimensione personale dei proprietari è palpabile; una scena di vita domestica in uno spazio angusto, "a Famigghia", è stata abilmente ricostruita. L'arredamento è semplice, rispecchiando la vita di una famiglia umile: in una stanza unica, la madre culla il neonato in una naca mentre lavora a maglia.

Nelle vicinanze, la voce di "du Cinnirazzaru" annuncia la sua presenza, un uomo con scialle e coppola che vende carbone mentre guida il suo asino, una scena pittoresca che rievoca un'epoca passata. Alla fine del vostro percorso, l'Aia si apre davanti a voi. Qui, un anziano contadino dirige la trebbiatura, con l'aiuto di un animale che frantuma covoni di grano, una rappresentazione fedele del lavoro agricolo di un tempo.

L'esperienza si conclude con la visita alla chiesetta della Madonna del Barone, dedicata alla Madonna delle Grazie. Un momento di quiete che corona il vostro percorso nel Presepe Vivente. Ogni angolo nasconde una sorpresa, lasciandovi con un sorriso soddisfatto e un cuore pieno di ricordi e di storie raccontate attraverso le tradizioni vive di Cammarata.

chiesa madonna del barone
L'ambientazione

Il viaggio nel tempo inizia nel suggestivo quartiere arabo chiamato San Vito (ingresso del presepe). Passando attraverso "U Patu", un arco arabo che funge da porta d'accesso alla Rocca, un ingresso quasi magico che vi conduce in un altro mondo, un mondo di tradizioni e storie antiche.

Camminando lungo strade strette, circondati da case di pietra silenziose e semi-deserte, testimonianze mute di un passato ricco e profondo. Finestre piccole come occhi curiosi, porticine in legno adornate di croci, luoghi dove sembra che in qualsiasi momento potrebbe apparire un personaggio dai tratti orientali, regalandovi un saluto cordiale e un augurio di buona fortuna. È qui che si torna indietro nel tempo, rivivendo la storia di due millenni fa di una coppia in cerca di riparo, un'eco lontana della natività che si intreccia con la storia locale.

Ogni dettaglio è curato con attenzione: i costumi, le scenografie, l'entusiasmo contagioso della gente di Cammarata e San Giovanni Gemini, coinvolta a pieno titolo nella creazione di quest'opera d'arte vivente. Oltre 150 figuranti danno vita a una trentina di scene, rievocando momenti di vita quotidiana di un tempo passato, trasportando i visitatori in un viaggio attraverso la storia e la cultura.

E mentre viaggiate tra questi vicoli stretti, i profumi irresistibili della nostra cucina vi attireranno. Sapori autentici, preparati come una volta, saranno la ciliegina sulla torta di questa esperienza indimenticabile. Un viaggio culinario che si intreccia con il viaggio storico, offrendo non solo una festa per gli occhi ma anche per il palato.

Questa è Cammarata, un luogo dove il passato si fonde col presente per celebrare la magia del Natale, un luogo dove ogni passo è un'immersione in una storia affascinante, un viaggio attraverso i secoli che si svela in ogni angolo, in ogni sguardo, in ogni sorriso.

I personaggi nel percorso

I primi personaggi che incontrate sono "u firraru", l'abile fabbro, e "u scarparu", l'esperto calzolaio, ciascuno immerso nel proprio antico mestiere. Poco più in là, vi sorprenderanno "li raccamatrici", ricamatrici impegnate tra tessuti colorati e il tepore di una brascera. Non mancherete di notare "a furnara", intenta a cuocere il pane nel forno a legna, e "u picuraru" mentre prepara fresca ricotta.

All'interno di una stalla, scoprite "u Museo". Qui, un contadino presenta con orgoglio gli strumenti del mestiere, testimonianze di una vita di fatica e di gratificazioni. "U Fasularu", con il suo pentolone di fagioli caldi, offre generosamente un po' di conforto ai passanti.

Il vostro viaggio prosegue e vi incrociate con "u Picuraru", vestito con la sua tipica vraca di lana di pecora. Poi, arrivando in un luogo fuori dal tempo, "A Capanna", il cuore sacro della rappresentazione, dove San Giuseppe, Maria e il Bambino Gesù sono incarnati da attori reali, con un bue e un asino a completare l'idilliaco quadro.

Il cammino vi porta poi davanti a "u Furnaru", dove abili panettiere impastano e infornano pane fragrante, un profumo che ristora i vostri sensi. Visitate anche la bottega di "u Scarparu", e poco più in là quella di "u Siggiaru", che lavora fibra vegetali per creare panara. Entrate in "U Varvìari", un salone dei primi del Novecento, poi osservate "u Falignami" al lavoro tra seghe e pialle, e "u Firraru" intento a manipolare i suoi strumenti.

La chiesa San Vito Martire

Intrisa di storia e sacralità, la Chiesa di San Vito, che risale all'inizio del XVI secolo, trascende il tempo. Un documento del 1541 la ritrae come un modesto monumento non sacramentale, ospitando solo i piccoli altari dedicati a San Vito, San Calogero, San Filippo, San Rocco, la Vergine SS. del Riparo e il SS. Crocifisso degli Angeli.

Oggi, la chiesa si erge maestosa con tre navate, ognuna vibrante di devozione e arte. Al centro della navata principale, troneggia la statua di San Vito, a cui la chiesa stessa è devotamente dedicata. Questa cappella accoglie un magnifico coro in legno del XVIII secolo, abilmente scolpito con aquile. Le pareti circostanti sono arricchite da quattro sculture che narrano in modo commovente il martirio del santo.

Le navate laterali, risuonano di silenziosa riverenza, ospitando una serie di altari e tele di inestimabile valore artistico. Una tra tutte, il quadro della Dormitio Virginis, opera di Ettore Cruzer, troneggia con orgoglio. Altre tele rivestono le pareti, raffigurando San Nicola, San Liborio, la Pietà, le Anime del Purgatorio - di cui esistono due versioni a seguito di un restauro - e la vita di San Placido, raccontata in sedici affascinanti scene.

Uno degli aspetti più notevoli della chiesa è il fercolo processionale del SS. Crocifisso degli Angeli, celebrato l'ultima domenica di maggio, risalente al 1863. Quando ci si affaccia dal portone principale, una suggestiva scalinata di pietra incanta lo sguardo, creando un connubio perfetto tra l'architettura sacra e il fascino della natura.

Un tesoro nascosto della chiesa risiede nei suoi calici d'argento, testimonianze di varie epoche. Il più antico, con il piede in ottone e la coppa in argento, risale al 1500, una reliquia preziosa che ci riporta indietro nel tempo.

La chiesa San vito Martire è  aperta al pubblico, Si trova in via San Vito 15. Posteggio in piazza Marrelli.

 Messe -  Feriale: ore 18.00
Festivi: ore 8.30-11.30-19.00

Telefono 0922 909086

Photogallery

Videogallery

Un'atmosfera natalizia in Tutta Cammarata e San Giovanni Gemini

Esplorate le strade incantevoli dei due paesi: concedetevi una passeggiata nel centro storico di Cammarata e nel cuore pulsante di San Giovanni Gemini. Lasciatevi avvolgere dalla magica atmosfera natalizia che permea ogni angolo di queste località pittoresche. Respirate a pieni polmoni l'aria fresca e festiva, impregnata di profumi che evocano ricordi e tradizioni. Il fascino delle antiche vie, illuminate dalle luci scintillanti e dai colori del Natale, vi trasporterà in un mondo di gioia e meraviglia. È un'esperienza che cattura l'essenza delle festività, dove il calore umano e la bellezza del paesaggio si fondono per creare un'atmosfera indimenticabile.

Come arrivare in auto

DALLA STATALE SS189 AGRIGENTO \ PALERMO:

Al bivio immettersi nella provinciale SP26 San Giovanni Gemini - Cammarata, possibilità di posteggio in svariati punti sulla via A. meglio (sp26) Palazzetto dello sport \Cimitero per carico\scarico pulmann, in caso chiedere al personale autorizzato e polizia municipale.

Consigliamo di farsi una bella passeggiata a piedi passando dal ponte che porta in centro di San Giovanni Gemini poi dal viale Dionisio Alessi seguire le indicazioni.

VIENI IN TRENO? CLICCA QUI

Dove si trova

Ass. SS. Crocifisso degli Angeli

Piazza Marrelli, 16 Cammarata (AG)​

PARROCCHIA S. VITO
Via San Vito, 9 
92022 Cammarata (AG)

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Giorni di apertura

Dicembre: 23 - 26 -28 -30

H 17:00 - 21:30 


Gennaio: 1 - 5 - 6

H 17:00 - 21:30 

Costo biglietto: € 4.00 al botteghino
Previste riduzioni bambini

Non necessita di prenotazione

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L'evento a Natale che emoziona tutti i visitatori.

Riconosciuto come uno dei presepi viventi più incantevoli di Sicilia, il presepe vivente di Cammarata ha ammaliato i visitatori da tanti anni, immergendoli nell'atmosfera più magica dell'anno. Questo evento annuale, un gioiello della tradizione natalizia regionale, continua a stupire ed emozionare coloro che hanno la fortuna di viverlo, offrendo un'esperienza indimenticabile che cattura l'essenza del Natale siciliano.

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